Usciamo a rivedere le stelle…Mai come questo anno, il tema per il Convegno Naz. dei MPV e CAV, è stato più azzeccato. Finalmente dopo un lungo periodo di difficoltà e di “chiusure”, il 31 ottobre fino al 3 novembre, si è svolto il 41 Convegno Naz. Carlo Casini, dei MPV e CAV. Per misure di sicurezza anti-Covid, è stato organizzato in una nave da crociera, un’esperienza tutta nuova ed affascinante per molti di noi volontari. Sapere di ritrovarci per scambiarci il nostro operato in questo duro periodo, partecipare ad incontri formativi dopo un vuoto di quasi due anni, è stato fin dall’inizio dell’iscrizione, emozionante. I lavori sono iniziati subito nel pomeriggio del primo giorno e dopo il caloroso ed affettuoso saluto di benvenuto della nostra presidente Marina Casini Baldini, Giuseppe Anzani ci ha introdotti alla riflessione del tema del Convegno: Usciamo a riveder le stelle”, come la maternità, stella polare nel mare in tempesta del mondo dopo la pandemia. Quattro parole chiave in questo periodo, ci hanno accompagnato: VITA, MORTE, DOLORE, SPERANZA. Analogia di come può essere chi ha vissuto la tragedia di un aborto. Il rifiuto di una vita già formata perchè inconsapevoli che anche se piccolissima è VITA. Trasformare il grande dolore in speranza per il futuro, essere testimoni positivi che ogni Vita è DONO. Nei giorni successivi sono stati organizzati vari incontri formativi, con temi specifici ed utili per il nostro operato nel CAV. Erminia ed io abbiamo scelto di partecipare agli incontri il cui tema era la Comunicazione, che stile dovrebbe adottare il CAV con le persone che pensano che l’aborto sia un diritto della donna e non guardano oltre, alla solitudine, al dolore e poi, al rimorso che la donna sentirà dopo. Come porsi con chi non si rende conto che la VITA è VITA, fin dal primo istante, che noi tutti siamo stati quel “puntino” vivente nel tepore della nostra mamma. Questi incontri sono stati tenuti da M. Casini, E Pittino e G. Sedda. Come sempre succede nei Convegni, si crea uno spirito, un’atmosfera di amicizia e di solidarietà, un filo sottile che ci unisce e ci rafforza quello che noi, popolo della vita, già portiamo nel cuore: quando si forma una vita, fin dal primo istante è un miracolo e come tale, nulla è più bello e più importante di riconoscere ed accogliere la bellezza della vita umana, e allora…forza. Usciamo a riveder le stelle, scie di luci che illuminano il nostro quotidiano.

Germana

Tratto dal Giornalino Insieme per la Vita a cura del Centro di Aiuto alla Vita di Vicenza ODV del mese di dicembre 2021.